Quando ho scelto di lavorare su una tela fotosensibile di 2,16 x 4 metri, cercavo proprio di avvicinarmi ad un’ampiezza naturale che consentisse di immedesimarmi in un uomo primitivo. Partendo da sinistra, nell’ambito di una caverna, la silhouette di un toro come assemblaggio di varie forme organiche, tutte attraversate da due linee sinuose che si allargano e si stringono nell’alternanza di un respiro. Soddisfatte le esigenze vitali, come dire a stomaco pieno, l’uomo sposta l’attenzione all’apertura della caverna, con stupore contempla la notte stellata ed inizia a filosofeggiare. Unisce il proprio respiro a quello del cosmo. Le linee sinuose vano verso l’alto e formano un uovo intrecciandosi con la linea del cielo, è forse “l’uovo cosmico”?


Tecnica mista su tela
212 X 400 cm